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martedì 3 dicembre 2013

Waiting for Christmas...(+ "Cosa c'era nella mia borsa?")

Salve! Siete anche voi in attesa del Natale? Come ogni anno, ogni inizio di Dicembre vi è almeno un post, qui sul blog, in cui vi racconto il mio personalissimo "waiting for Christmas". Si, perchè adoro molto di ciò che il Natale porta con sè ed in particolar modo l'attesa delle festività, la cura nell'acquisto dei regali, l'atmosfera che mi fa ricordare i tempi in cui tutto era più semplice ed io, bimba sognatrice, mi crogiolavo nelle mie fantasie! Avete presente i bambini di oggi? Ecco, io ero esattamente l'opposto: fiabe, racconti, la "barbie con 100 cose" mi facevano compagnia a casa dei nonni mentre i primi smalti trasparenti e gli specchietti già facevano capolino dalla prima borsetta a  riprova che il genere femminile germogliava dentro di me. La prima borsetta fu un regalo di mia madre, acquistata al mercato settimanale: una classica forma a secchiello, di color vinaccia scuro ed un piccola pietra al centro, proprio lì dove stava la chiusura (sto parlando della fine degli anni 80/ inizio anni 90). Quanto l'ho amata! Mi sentivo una "donnina" ora che potevo portare con me il racconto che stavo leggendo, il burrocacao, il pettinino e lo specchietto: ecco il "cosa c'era nella mia borsa?".
L'albero di Natale mi ricorda anche quei momenti, fatti di piccole cose e pregni di serenità!

 


Mia nonna dedicava sempre molto tempo alla preparazione dell'albero che, in casa sua, era sempre gigantesco, e del presepe, per non parlare dei dolcetti al cioccolato o al pistacchio.... Che bontà! Mio nonno era invece il "raccontastorie" della famiglia: gli aneddoti di un ragazzino dal nome impronunciabile che combinava tante marachelle e che (... e chissà perchè) veniva sempre rimproverato da una suora, mi hanno accompagnato per molti pomeriggi. Nonno Filippo era "l'alternativo" della famiglia, quello che voleva farsi la pizza da solo, avendo creato (e qui dovremmo chiedere i diritti!) la pizza-dolce: una focaccia buona e gustosa, delicata come lui.
Potrei riempire pagine e pagine di diario virtuale ma non basterebbe: le emozioni vissute lasciano tracce difficili da cancellare. La mia quotidiana "rendita" di ricordi, in questo periodo dell'anno, fa sentire forte la loro presenza.... in qualunque posto essi siano!
Un bacio a tutti/e dalla vostra Alessia

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mercoledì 17 aprile 2013

... E penso a te!

Saaaaaaaaaaalve!!! Rieccomi tra queste pagine pronta a raccontarvi le mie ultime settimane. Dopo molte peripezie, la fatidica laurea è arrivata e con essa anche il meritato riposo. E' strano ritrovarsi ad avere tanto tempo libero: almeno negli ultimi tempi, cronometravo ogni faccenda da sbrigare, in primis quelle che non fossero strettamente attinenti allo studio! "Sono soddisfatta di me": è bello poterlo dire una volta ogni tanto, proprio io, così perfettina!









E' ancora dura ad abituarsi ad avere tempo per pensare (attività che mi riesce benissimo).... Mi sono resa conto che in tutto quest' ammasso di pensieri accartocciati, libri da studiare, faccende da onorare, mi manca lei, "mia nonna"!
Il giorno della laurea sarà uno di quei giorni che, di certo, non dimenticherò mai, ma c'è un "ma". Tra tutti quei visi e guance da baciare e strette di mano da compiere, mancava il suo viso, le sue guance, la sua mano. Non è retorica è mancanza. Sono orfana della sua presenza ancora dopo sedici anni. Mi chiedo: "Può una persona mancare così tanto anche dopo più di un decennio???" Chissà quante cose avrebbe potuto insegnarmi, lei che sapeva cucinare, cucire, ed ordire le maglie dei miei sentimenti.....
Avere i miei famigliari accanto, proprio quel giorno, ha fatto di me una persona soddisfatta. Grazie.


Con affetto, la vostra Nina di sempre