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lunedì 3 settembre 2012

Un problema dilagante

Rieccomi care e cari followers! Che piacere rivedervi qui su questa ed altre pagine di blog! Questo post non sarà dedicato, ma solo per il momento, alle mie vacanze estive: esiste un argomento alquanto spinoso che vorrei trattare con voi.... Un argomento che per molte di voi, anche inconsciamente, è e rimane un tabù: "il controllo del cibo". In vacanza ho avuto modo di pensare molto e, facendomi due calcoli, ho notato che tutte le mie amiche hanno dei problemi nel loro rapporto con il cibo.
 
 
 
 
 
 
Uno dei matrimoni a cui ho avuto il piacere di partecipare è iniziato proprio con il malore di una delle mie amiche che, probabilmente, non aveva pranzato! E' una situazione molto grave... Non vi nego che in adolescenza ho avuto anch'io problemi col cibo: una famiglia poco presente, una personalità ipercritica e una società malsana hanno causato quello che io definisco "il periodo buio della mia vita". Controllavo le calorie ingerite e mi punivo se avevo mangiato troppo o se sforavo rispetto alla tabella di marcia che la mia mente aveva creato. La vitalità era azzerata, la percezione del mio corpo e degli altri falsata. Posso pienamente affermare che quello è solo passato...e per fortuna! Quanta polvere ho mangiato prima che mi accettassi per quello che ero e prima che tornassi a godere della vita, ma ce l'ho fatta e adesso godo di ogni cibo che preferisco: un piacere che non toglierei nemmeno al mio peggior nemico! Mi rammarica il fatto che tutte le mie amiche, incredibile ma vero, hanno ancora  problemi di questo genere. Che tristezza vederle guardare il cibo con occhi da lupe affamate e desistere al pensiero dell'assaggio! Che tristezza vederle commentare che questa o quella ragazza sia ingrassata, quando magari è più in forma di loro e non certo sovrappeso. Peso 54 chili per un altezza di 168 cm  e vengo definita "in sovrappeso": vi sembra normale? Come spiegare a certa gente che fare tre pasti in una giornata è un dovere prima ancora che un piacere??? In un mondo del genere cadere nel pozzo del controllo ossessivo del cibo è veramente cosa frequente. Salvatevi, vi prego. Abbiate fame di vita! Un abbraccio...Nina!

lunedì 17 ottobre 2011

Blog action day 2011: il cibo secondo Nina!

Salve! Sebbene in ritardo visto che il Blog Action Day è appena trascorso, partecipo all'iniziativa: creare un post relativo ad uno dei problemi globali più cogenti..."Food"!





Sono europea e di conseguenza il problema della fame nel mondo non dovrebbe toccarmi, eppure da "giovane moglie" ho intravisto (seppure in maniera lontana) cosa può significare non "arrivare a fine mese" e quindi sfamare la mia piccola famiglia: io, Fil e Marilyn. A mandare avanti economicamente la famigliola ci pensa Filippo, mentre la sottoscritta si ingegna a far la studentessa-cuoca-casalinga-animalista-...donna tutto-fare! Non vi nego che a volte vivere con un solo stipendio (... e meno male che c'è) non è semplice. Ricordo i tempi in cui sprecavo il cibo e, sprezzante verso la carne, decidevo di diventare vegetariana. Adesso la scelta la fa lui: il portafoglio! Oggi carne, domani minestrone..Pesce? Mai, o quasi... Vado al banco frigo e il merluzzo congelato mi saluta facendo beffardo l'occhiolino: "mi vorresti eh?!"
Capisco che la questione fame nel mondo sia una brutta gatta da pelare ma, a mio parere, ognuna di noi ha visto da vicino cosa significhi la scelta forzata di certi alimenti piuttosto che altri... Ognuno di noi ha conosciuto l'abbondanza, soprattutto quella degli anni novanta, e l'oggi "diversamente ingegnoso" dal punto di vista mangereccio...
Vi invito a scrivere altrettanti post sulla questione Food...Un  personalissimo pensiero che riguardi il vostro particolare modo di vivere il Cibo in zona crisi!