Il libro, come avrete notato già dal "nome" dato al post, s'intitola Finchè le stelle saranno in cielo, e porta la firma di Kristin Harmel, autrice di bestsellers americani e trasmissioni televisive. Quando ho acquistato il suddetto romanzo, non avevo idea di chi fosse la scrittrice nè tantomeno avevo in mente verso quali porti mi avrebbe traghettato un libro profondo come questo.
E' la storia di una discendenza femminile che, partendo dalla co-protagonista Rose, corre avanti e poi indietro intrecciandosi con la Storia, quella con la S maiuscola. La vicenda prende l'avvio in una pasticceria americana in cui Hope, nipote nonchè co-protagonista dell'intreccio, è intenta, come ogni giorno, a preparare muffin e tortine varie secondo le ricette della tradizione familiare. Nulla potrebbe far pensare ad un racconto che porterà le due protagoniste a rivivere le dolorose vicende dell'Olocausto, sulla scìa di una memoria che tutto figura e trasfigura come tanta letteratura suole fare. Rose, una donna anziana, soffre da anni di Alzheimer, una malattia invalidante che la costringe, quasi, a vivere nel passato, dimenticando il presente. Le vicende di nonna e nipote diventeranno un unicuum grazie ad una giornata di insolita lucidità della stessa Rose, in cui quest'ultima consegnerà alla nipote una lista di persone da cercare proprio oltreoceano, a Parigi.
Non posso negarvi che, alle prime battute, il romanzo mi aveva ricordato la banale simpatia di certe fiction americane mentre poi, andando avanti nella lettura, ho iniziato a precepire la Storia nonchè certe vicende a lungo rimaste sopite.
A mio avviso vale proprio la pena leggere un romanzo che mescola, con disinvoltura e modernità, Storia e Racconto, non senza qualche forzatura.